Avevano già provato a farci credere che il sito è conforme al decreto legislativo 33/2013 (http://wordpress.com/read/post/id/62382245/1983/) adesso ammettono che l’obiettivo lo scorso anno è stato “parzialmente raggiunto”. Dove parzialmente sta – secondo il Comune di Anzio – addirittura al 95%. Speriamo sia un errore, confidiamo che volessero dire 5% raggiunto e 95% ancora da fare, ma purtroppo temiamo che siano veramente convinti del fatto che sulla trasparenza il Comune sia all’avanguardia.
Ma davvero si immagina che i cittadini abbiano l’anello al naso? Basta entrare nel sito – anzi, nei siti che non dialogano tra loro – per capire che siamo lontani anni luce dai contenuti minimi previsti, eppure nella relazione sulle performance approvata in giunta il 31 luglio è scritto che l’obiettivo è raggiunto al 95%.
E’ un falso, avallato da sindaco e assessori. Perché basta collegarsi a questo indirizzo (http://www.magellanopa.it/bussola/page.aspx?s=verifica-dlgs-33-2013&qs=i%2fIwZsp5t0Z%2fqJNdz1eumw%3d%3d) per scoprire che il sito del Comune di Anzio soddisfa 0 criteri su 67 richiesti. Sì, non rispetta alcuno dei parametri previsti.
Da dove arriva quel 95% e come fanno il sindaco 3.0 e gli assessori ad averlo approvato senza colpo ferire? E’ una delle “coperture” delle quali ha parlato il primo cittadino nel corso dell’ultimo consiglio comunale? Chissà…
ps, per la cronaca: alle 18 di oggi non ci sono ancora le delibere di consiglio comunale votate venerdì, alla faccia della trasparenza

