La trasparenza? Per il Comune c’è già. Ridiamo per non piangere…

ImmagineCittadini che chiedono trasparenza? Commissione convocata e disertata dal segretario per verificare l’adempimento al decreto legislativo 33 del 2013? Tutti disinformati o, peggio, in malafede. Leggiamola così, oppure ridiamo per non piangere che è meglio. Perché a leggere una recente determinazione, con la quale si affida l’adeguamento normativo del portale, secondo il Comune la trasparenza esiste già. O forse arriverà nei prossimi 40 giorni, tanti sembra siano stati concessi al segretario per avere le risposte nella già citata commissione.

Evidentemente al Comune ritengono che per la trasparenza basti un atto, anzi uno dopo l’altro. Se il 19 marzo dello scorso anno è stata affidata alla “Società Internet Soluzioni s.r.l. la realizzazione del nuovo portale istituzionale in conformità al nuovo quadro normativo vigente”, oggi si affida alla stessa azienda – per poco più di 5.000 euro in tre anni – l’adeguamento. Siamo d’accordo, giusto che ci si affidi a chi già sta lavorando, quello che colpisce è altro. Si cita il decreto 33/2013 “con il quale venivano dettati i principi di trasparenza, intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione della Pubblica Amministrazione” e fin qui ci siamo: è la norma.

Poco più avanti si legge che “questo Ente ha adeguato l’infrastruttura web del Comune di Anzio a quanto disposto in merito alla riorganizzazione dei contenuti grafici ed informativi denominata Amministrazione trasparente permettendo una adeguata gestione dei relativi contenuti, nonché la loro ottimale pubblicazione con lo scopo di favorire un ambiente di gestione e di navigazione confortevole

Viviamo forse su un altro pianeta? Ci sarà pure la struttura, è vero, ma l’ottimale pubblicazione è una chimera e la gestione e la navigazione è tutt’altro che confortevole. La foto su questo spazio è parte della pagina che il settimanale “il Granchio” ha dedicato alla vicenda. Lo studio – molto dettagliato – è stato fatto dal presidente della commissione trasparenza, Andrea Mingiacchi, del Pd.

Eppure non basta, perché in base al “continuo evolversi del quadro normativo che regolamenta gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni per le Pubbliche Amministrazioni” si incarica la stessa società di procedere in modo che l’ente possa garantire “l’immediata applicazione degli sviluppi normativi alla soluzione applicativa eTrasparenza”. Sarebbe sufficiente avere le informazioni di oggi, per gli sviluppi possiamo anche attendere.

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