Ciao e grazie Angelo, vittima del sangue infetto

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L’appuntamento era alla stazione di Torino Porta Susa. “Porti con sé una pennetta, le darò tanto di quel materiale…” Angelo Magrini, vittima dello scandalo del sangue infetto e per anni presidente dell’Associazione politrasfusi italiani ,  se n’è andato oggi. La notizia me l’ha data Pasquale, un altro malato, una delle tante persone che ho conosciuto grazie al libro inchiesta “Sangue sporco.Trasfusioni, errori e malasanità” e poi con il documentario “The bloodgate” che del libro è la naturale evoluzione giornalistica.

Chissà se Angelo ha fatto in tempo a prendere quella che definì “una mancia per morire“, i 100.000 euro che il Ministero della Salute offriva (e offre) come transazione per chiudere la mole di risarcimenti dovuti per gli omessi controlli nel corso degli anni. Di certo finché è stato in vita ha sempre lottato, è sempre stato in prima fila.

Mi dissero che era un personaggio da prendere con le molle, intorno alle associazioni ci sono spesso delle leggende, certo è che come ricordava il giornalista e scrittore Ryszard Kapuściński tu devi sempre provare a metterti dall’altra parte se vuoi capire davvero.

Angelo è tra quelli che mi ha aiutato di più  a stare dalla parte dei malati, a capirne la sofferenza, a ricostruire quegli anni. Con una mole di documenti – tra i quali le lettere con le quali Duilio Poggiolini diceva agli industriali del farmaco che i controlli non servivano… – che aveva raccolto in modo quasi maniacale.

Guai a dirgli che era un “miracolato“, per questo mi piace  pubblicare qui il link  al capitolo del libro che racconta la sua storia. Voglio anche ricordare qualche “scambio”  acceso perché non riuscimmo a organizzare la presentazione del libro a Torino quando voleva lui,  ma soprattutto la sua presenza a Cesena, alla prima uscita del testo nel quale non solo si racconta la sua storia ma c’è tanto del suo archivio. Aveva lasciato l’ospedale dove era stato sottoposto a un’angioplastica, si era messo in treno ed era venuto alla presentazione, quindi era ripartito.

Grazie Angelo, vittima come tanti (troppi) prima del sangue infetto e poi dell’accanimento di un Ministero che continua a negare l’evidenza, nonostante la mole di sentenze che ogni settimana vengono pronunciate dai Tribunali di tutta Italia. Grazie della collaborazione, della pazienza, di quel caffè che volesti pagare tu a Torino, della visita a sorpresa a Cesena, degli scambi accesi via mail. La battaglia non si ferma, lo sai.

6 pensieri su “Ciao e grazie Angelo, vittima del sangue infetto

  1. Per noi moglie e marito infettati ci ha veramente aiutati per noi era più di un amico una telefonata e arrivavo ci volevamo molto bene anni di battaglie insieme sempre

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    • Non ho avuto il piacere di conoscerlo, a parte uno scambio di email, dal momento che aveva conosciuto mio marito, il quale se n’è andato molto prima di lui. Purtroppo sono tanti i morti per emoderivati da sangue infetto, ma il governo è sordo e cieco alle numerose richieste dei tanti sopravvissuti, aspettano che se ne vadano tutti, cosi non dovranno dare più le mance o ristori ne agli eredi ne a chi sopravvive. Ogni volta che se ne va qualcuno dei tanti contagiati, un pezzettino di me, se va con lui. Mi conforta il fatto, che, essendo cristiana, vivano tutti nell’amore del Signore, e che i malvagi avranno la loro ricompensa di morte eterna.

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  2. …sei sempre stato presente per tutti… siamo stati tanti, ma tutti unici per te.
    Tutt’oggi mi chiedo dove trovassi l’energia per seguire ogni cosa; per mandare messaggi simpatici, organizzare incontri, ricordarsi gli auguri a Natale e a Pasqua, dare indicazioni su come muoversi….e sempre con il sorriso!
    Grazie Angelo, ci mancherai… siamo tutti un po’ più orfani…
    un abbraccio ovunque tu sia
    Laura M.

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